RUMORI FUORI SCENA
di Michael Frayn
con Viviana Toniolo, Stefano Messina, Marco Simeoli
Scene Bruno Garofalo Musiche Arturo Annecchino
Regia Attilio Corsini
Disponibilità stagione teatrale 24/25
Rumori fuori scena, l’inossidabile cavallo di battaglia della Compagnia Attori & Tecnici, a dicembre 2023 ha festeggiato il 40° anniversario dal debutto. Un evento raro nel panorama teatrale italiano: stesso adattamento e regia di Attilio Corsini, stessa scenografia, stessi costumi e stessa Compagnia che da quattro decenni porta in scena lo stesso identico spettacolo, con la stessa freschezza e sempre con lo stesso successo di pubblico.
Chi l’ha detto che il genio sia sempre serio e tormentato? La genialità può assumere inaspettatamente l’effetto di una gragnuola di risate, di un susseguirsi di folli equivoci e di gag pirotecniche. Rumori fuori scena è tutto questo!
È’ raro riuscire, oggi, a trovare una commedia non volgare, non scontata, non demenziale che riesca a far divertire. Ancora più raro è che una commedia del genere possa aver successo ormai da 40 anni. Rumori fuori scena è un piccolo gioiello, un meccanismo ad alta precisione in cui ogni elemento funziona in maniera perfetta, è una delle più interessanti operazioni di teatro nel teatro.
La vicenda è incentrata sulle vicissitudini di una scalcinata compagnia di attori alle prese con una commedia degli errori farcita di sardine e porte che si aprono e chiudono. Nel mettere in ridicolo i tradizionali meccanismi della commedia classica (dallo scambio di ruoli all’agnizione finale), l’autore agisce con semplicità e grande carica ironica, senza stravolgere i canoni, ma contribuendo ad incrinarne la già fragile consistenza. Il testo è diviso in tre atti: nel primo assistiamo alle prove generali dello spettacolo, silenziosi invitati nascosti fra le poltrone del teatro; nel secondo assistiamo da dietro le quinte alle caotiche vicende della compagnia; nel terzo siamo finalmente spettatori di una drammatica rappresentazione.
Note di regia. Le note di regia sono andate smarrite nel corso degli anni ed è un vero peccato perché erano illuminanti per la giusta comprensione dello spettacolo. Questa carenza ha fatto si che molti spettatori lo abbiamo visto anche dieci volte e questo ci ha permesso tanti anni di repliche e tanti spettatori. Da allora non è cambiata nemmeno una virgola dello spettacolo. L’unico mutamento che si potrebbe notare, rispetto al debutto al Teatro Flaiano, la sera del 4 dicembre 1983, è il mutamento fisico del gruppo storico, degli attori che lo recitano da quel giorno. Ma potrebbero notarlo solo gli spettatori che erano presenti quella sera, anche se faranno finta di niente perché gli si ritorcerebbe contro.
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